Sui mercati torna a fare capolino il "rischio Italia". Si è riaccesa a Piazza Affari la spia della ‘volatilità’ ed è tornata a salire la febbre da spread. Come spesso accade il brusco allargamento dello spread, che si è riportato a ridosso del muro di 300 punti base, ha messo sotto pressione il comparto bancario che è finito letteralmente sotto i colpi delle vendite. La nuova impennata dello spread, con il rendimento del Btp decennale che è salito sui massimi dal 2014, potrebbe così vanificare gli sforzi degli ultimi anni del sistema bancario italiano con più tornate di aumenti di capitale volti a rafforzare i ratio patrimoniali.
L’attenzione dei mercati è tornata prepotentemente sull'Italia dopo il varo del Def che ha fissato al 2,4% l'obiettivo del rapporto deficit/Pil per il prossimo triennio. Un target che ha visto prevalere la linea dei due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, rispetto a quella del ministro dell'Economia, Giovanni Tria (1,6%). Una decisione che ha portato un'ondata di volatilità a Piazza Affari, e in particolar modo sui titoli di stato italiani con lo spread Btp-Bund che si è riportato a ridosso del muro di 300 punti base. La volatilità potrebbe essere una costante nel mese di ottobre che si preannuncia caldo per il governo in vista delle numerose scadenze da rispettare.
Entro il 15 ottobre il governo Conte dovrà, infatti, presentare alla Commissione europea il progetto di bilancio. Una strada che si preannuncia già in salita. Nelle ultime ore dal meeting dell’Eurogruppo sono già piovute numerose critiche alla legge di bilancio che sta per essere formulata dal governo M5S-Lega. Tra cui quelle di Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, che ha dichiarato: "Rigidi con l'Italia o è la fine dell'euro".
SCOPRI IL MEGLIO DELLA PUNTATA DI BINCK TV
Il contenuto degli articoli, le opinioni espresse, i dati, le conclusioni e quant'altro non riflettono e non si deve in alcun modo ritenere che riflettano la posizione di BinckBank N.V. sull'argomento in quanto riflettono unicamente il punto di vista personale dell’autore. L'Autore non ha alcun rapporto di lavoro con BinckBank N.V. e pertanto è da ritenersi unico responsabile per il contenuto del seguente documento e delle relative opinioni espresse. Il Contenuto del presente documento è redatto a fini informativo/didattici e le informazioni in esso contenute non contengono e non si deve in alcun modo ritenere che contengano raccomandazioni o consigli in ambito d’ investimento forniti da BinckBank N.V. Le informazioni fornite non devono essere intese quali raccomandazioni personalizzate a un cliente, riguardo a una o più operazioni relative ad un determinato strumento finanziario in quanto diffuse tra il pubblico mediante canali di distribuzioni di massa. BinckBank N.V. non presta in Italia servizi di consulenza e gestione portafogli. BinckBank N.V. non può essere ritenuta in alcun modo responsabile per l’uso che si possa fare delle informazioni qui contenute e degli eventuali risultati che si potrebbero generare in base all'impiego di tali informazioni. Qualora il contenuto della presente comunicazione faccia riferimento a trattamenti di natura fiscale, si rammenta che l’eventuale trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale e può variare tempo per tempo a seguito di eventuali modifiche normative.
Si raccomanda di prendere visione dei rischi connessi agli investimenti e dei rischi specifici degli strumenti finanziari di cui alla documentazione informativa messa a disposizione sul sito di BinckBank N.V. Le perdite possono essere superiori al capitale investito.